Spacciatori di realtà

È tempo di migrazioni. Abiti, imbottiti dall’odore di uffici e redazioni, ripercorrono all’imbrunire i sentieri verso casa. Fari di automobili sfrecciano frenetici, in palio c’è un posto nel traffico tentacolare all’ora di punta. I parcheggi a torre delle multinazionali zeppi di vetture allo zenit, con il fare della sera, diventano Gran Canyon di cemento armato […]

Strade maestre

Ero in viaggio da due ore buone quando mi dovetti arrendere alla fila di auto impazienti. Dal cellulare nessun segnale in arrivo. Feci per chiamare Marina ma riattaccai subito, mi ricordai che aveva portato Nicholas a vedere le grotte e il lago sotterraneo. Era difficile contenere la sua emozione il giorno del mio ritorno e […]

Il giardino incantato

È stata tutta colpa mia, lo capisco da solo, senza bisogno che me lo ricordiate di continuo. Fate silenzio cinque minuti e ascoltatemi, devo chiedervi un grande favore. Me lo dovete, ne sono certo, vi conosco uno a uno. Ve ne prego! Avete presente lo slargo con la fontana e le siepi, appena superato il […]

La guerra di Babbo Natale

Poteva tollerare le fitte alla milza provocategli dal “Facciamogli un buono Amazon” dell’ultimo momento; convivere con emorroidi, che si gonfiavano più dei palloncini, a ogni diktat “Cresci!” impartito a figli coi denti da latte; masticare amaro nel vedere assegnati i frutti del proprio lavoro al padre scansafatiche di turno; trattenere lacrime per la fine ingloriosa […]

Le scarpe del signor Foley

Quel lunedì di Pasqua, era il 1944, stavano tutti riuniti da Giggetto all’Osteria. Famiglie vecchie e nuove, soldati tedeschi e fagotti pieni di chi si portava il pranzo da casa. Era una tradizione popolare, quella, e a Roma certe cose non le ammazzava nemmeno la guerra. C’era Peppino detto “il Gobbo” insieme a due amici […]

Comparse

La vista da dietro le quinte toglie il respiro. Gli spettatori sono tutti seduti, in silenzio, intenti a guardare verso il palcoscenico. Qualcuno sbadiglia, una manciata di persone controlla il telefono e alcune parlottano fra loro, ma tutti gli altri guardano. Saranno qualche centinaia di occhi. Facciamo tre centinaia, non è un teatro di quelli […]

Minuetto

Oggi mi sento elettrica, sarà per via del temporale. Avrei voglia di saltare, di rompere tutti i piatti della cucina, scarabocchiare parolacce sulle pareti di casa. Se fossi fuori non mi riparerei con l’ombrello, lascerei scendere l’acqua fredda sulla pelle scoperta e le farei appiccicare gli abiti al corpo; salterei nelle pozzanghere cercando di infracidire […]