La mimosa

Il vecchio guardava verso la veranda con il lungo tavolo apparecchiato per il pranzo della comunione delle gemelle. Stava sotto la mimosa fiorita ai margini del giardino, era stato posteggiato lì già da un po’, con la scusa dell’ombra. I grappoli di capolini formavano batuffoli morbidi e tondi inframezzati da quelle foglioline allungate dall’aria antica […]

Kiwi

Se ti incontrassi per strada, non ti riconoscerei. Forse sarei incuriosita dal tuo fissarmi col sorriso, che ricambierei, o forse nemmeno tu mi riconosceresti e tireresti dritto con la sensazione di aver già incrociato i miei occhi da qualche parte. Che ne sai del mio odore, del mio aspetto da adulta? Tu hai in mente […]

Il coccodrillo

“La vedo proprio in forma oggi.” Regina sorrise alla fruttivendola. “Eh… ma gli anni pesano. Oggi sono novantaquattro.” “Tanti auguri! E complimenti. Vorrei arrivarci alla sua età così in gamba.” La fruttivendola riempì la busta con le verdure. “E questo è il mio regalo di compleanno” disse, aggiungendo un melone. “Mi sono arrivate anche delle […]

Genesi

Cosa ho davanti? Non riesco più parlare. Se posso, taccio. Detesto la mia voce e per fortuna, pur essendo un medico, le mie interazioni con gli altri sono minime: nessuno mi richiede lunghi discorsi, non sono necessari. D’altronde per lavoro addormento la gente: accolgo l’angoscia del mio paziente, la faccio accucciare quatta quatta in un […]

L’armatura

«Cos’è la vecchiaia?» Vincenzo quella mattina pensava ai nonni. «La vecchiaia è un’armatura.» Michele calava la scala dalla soffitta appoggiandosi di peso «Ti protegge dalle fregature e ti fa andare lento.» Vincenzo se ne restava imbambolato a osservare gambe e scarpe del fratello oscillare in aria. Esitò: «Tipo la saggezza?» «Eh no! La saggezza te […]

La grotta

Racconto di Goran Mimica Traduzione di Maurizio Donazzon Mio padre sta morendo e questa è l’unica certezza. Avevo lasciato le incertezze, i dubbi e il rifiuto di accettare la situazione, fuori, all’ingresso dell’ospedale, prima di entrare, deciso a sedermi, tenergli la mano e non pensare. Vane speranze. L’unica cosa che in realtà feci fu sedermi. Invece della […]