3 pensieri su “Il Cuoco

  1. Ottimo racconto. Dopo le prime descrizioni, che non facilitano il lettore come d’abitudine per l’autore, il locale malfamato, lurido e decadente prende vita e immerge il lettore in quel mondo fuori dal mondo in cui si muovono i personaggi.
    Brian, benché non sia il protagonista, viene inquadrato meglio. Il “cuoco” è invece più sfocato; dobbiamo vederlo attraverso i serafici pensieri che anticipano le sue battute ed il suo io viene fuori nell’ultima parte del testo.
    Personalmente avrei spinto di più su alcuni momenti chiave, come quando Bian “abbraccia” il cameriere terrorizzato, mantenendo alta la tensione, mentre avrei sorvolato sulla prima parte del colloquio, rendendola più incisiva, in quanto a mio parere si può raggiungere il clou con più efficacia.
    Quando il testo arriva al fulcro, comunque, si gode appieno del racconto.
    Complimenti!

    1. Disamina che abbraccia (per fortuna, non come Brian) e affronta la totalità del racconto, mostrandomi aspetti che solo un lettore pedissequo e affezionato è in grado di esprimere.
      Grazie!

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