Il crollo d’un idolo

«Mamma, io esco. Ti serve qualcosa?» Senti come si sforza di usare un tono leggero. Come se non sapessi che è preoccupata per me. Dovrei rispondere con un sorriso, fingere di stare bene, rassicurarla. È quello che farebbe una buona madre. Invece non riesco nemmeno a guardarla in faccia, so che ci leggerei la pietà […]

L’esame

«Inizi con una panoramica della critica.» Non riesco a concentrarmi. Io, che sono sempre andata bene agli esami, non ho idea di cosa abbia detto l’immagine bidimensionale del professore nel mio pc. È la modalità a distanza, deve essere quella che mi scombina la testa. No. È la foto. Sta lì, sul tavolino basso, in […]

La mimosa

Il vecchio guardava verso la veranda con il lungo tavolo apparecchiato per il pranzo della comunione delle gemelle. Stava sotto la mimosa fiorita ai margini del giardino, era stato posteggiato lì già da un po’, con la scusa dell’ombra. I grappoli di capolini formavano batuffoli morbidi e tondi inframezzati da quelle foglioline allungate dall’aria antica […]

Kiwi

Se ti incontrassi per strada, non ti riconoscerei. Forse sarei incuriosita dal tuo fissarmi col sorriso, che ricambierei, o forse nemmeno tu mi riconosceresti e tireresti dritto con la sensazione di aver già incrociato i miei occhi da qualche parte. Che ne sai del mio odore, del mio aspetto da adulta? Tu hai in mente […]

Il coccodrillo

“La vedo proprio in forma oggi.” Regina sorrise alla fruttivendola. “Eh… ma gli anni pesano. Oggi sono novantaquattro.” “Tanti auguri! E complimenti. Vorrei arrivarci alla sua età così in gamba.” La fruttivendola riempì la busta con le verdure. “E questo è il mio regalo di compleanno” disse, aggiungendo un melone. “Mi sono arrivate anche delle […]

Quasi quasi scrivo una distopia anch’io

Due uomini anziani, curvi sulla schiena, camminavano sul marciapiede chiacchierando fra loro. Una signora sovrappeso, avvolta in un vistoso abito a fiori, spingeva una carrozzina a levitazione. Alcuni bambini giocavano, sul marciapiede, lanciando microchip fosforescenti verso il muro. Gridavano “eliminato”, ogni volta che qualcuno arrivava troppo lungo e un chip toccava la parete. Arrivò un’auto, […]