Per gioco. Per passione. Per sondare i nostri limiti. Perché c’è qualcosa dentro di noi che spinge per uscire sotto forma di parole. Per la voglia di raccontare, di mettere ordine a quelle emozioni che finché non imprimiamo su carta o su schermo nemmeno sappiamo definire. Perché non ne possiamo fare a meno. Mille, diecimila, centomila parole per esprimerci. Energie, entusiasmi, dubbi, incertezze, voglia di prenderci il nostro spazio e osare inclusi. Spazinclusi.
Spazinclusi nasce dall’esigenza di scrivere con continuità e scambiare pareri sui nostri scritti. In questo spazio troverete i racconti scritti da un autore del collettivo o da un ospite.
Dal punto di vista creativo è anarchico, nel senso che scrive quello che gli viene quando gli va. È convinto che sia l’ispirazione che possiede l’autore, è inutile cercarla. Per lui scrivere è una necessità, una spinta che arriva dal profondo e di cui è impossibile fare a meno, non sempre piacevole.
Odia i punti fissi, gli schemi mentali precostituiti e gli stereotipi, ama le contraddizioni. Ricorda a memoria tutte le sigle degli anni ’80 ed è molto legato a quel decennio, non tollera chi considera la letteratura un’arte superiore al cinema o al fumetto (si, sembra impossibile ma esistono ancora).
In base all’ossessione del momento sperimenta stili e generi diversi. Ha alle spalle alcuni racconti inseriti nelle raccolte auto-pubblicate dall’Associazione Cornelia Script di cui è membro e qualche esperimento di blog collettivo di racconti (ma si parla di Splinder, quindi secoli fa). Per un laboratorio dello spettacolo teatrale “Il Ratto d’Europa” ha scritto assieme agli altri partecipanti un soggetto teatrale. Scrive testi di canzoni che propone assieme al gruppo Stanza101, di cui è anche cantante.
Per lui è importante non prendersi troppo sul serio e vive l’esperienza del collettivo Spazinclusi come un gioco.
Odia le presentazioni.
Tre autori che gli hanno cambiato la vita: John Fante, Edgar Lee Master, Alan Moore.
Ama la struttura ma ci si sente stretta in un attimo. Oscilla continuamente tra poli opposti, in cerca di nuovi equilibri.
Resiste, svicola e scappa dalla spinta verso la scrittura da sempre, finché non scopre per caso un corso gratuito nella biblioteca di quartiere e non trova più scuse. Da lì si apre il vaso di Pandora che non riesce più a richiudere del tutto. Malgrado ciò fatica ancora a pescare nel suo mondo interno scegliendo, fin troppo spesso, la strada più breve.
E’ talmente attratta dai meccanismi che regolano le interazioni umane da stentare talvolta a staccarsi dalla realtà. Per contro, il suo autore letterario preferito in assoluto è Haruki Murakami. Dicono che quando parla dei suoi romanzi le brillino gli occhi. Forse però, non l’hanno ancora vista parlare di Kent Haruf, suo recente incontenibile amore letterario.
Vorrebbe essere Alice alla fine del viaggio ma al momento somiglia di più al Bianconiglio.
Lista aggiornata di tutte le sue pubblicazioni QUI
Romano dalla carnagione friulana naviga nel mondo dell’immaginifico, del teatro e del sociale. Da figlio unico ha avuto la fortuna di avere tanti fratelli che hanno creduto nel valore dell’amicizia.
Lavora nelle scuole perché ama il caos e le bolle di gioventù.
Descrive sensazioni diverse dalla sua apparenza. Teme il banale quanto apprezza la semplicità di un testo.
Da naufrago in cerca dell’Isola che non c’è spilucca esperienze di vita. Conosce a memoria “Labyrinth” ma dimentica nomi personali battezzando molti con epiteti quasi sempre azzeccati.
Conscio dell’equazione: [buon lettore = futuro scrittore] predilige i libri alla televisione.
Inizia questo percorso tramite l’accettazione del confronto sul sito Èscrivere. Scopre il suono delle parole sotto la guida di “Stasi e Tortolini” nel loro corso di scrittura creativa.
I primi due racconti nel Blog Ananas e L’abbraccio sono risultati finalisti in due distinti concorsi e pubblicati in due rispettive antologie: “Emozioni in bianco e nero” (Edizione del Poggio) e “La fine di un amore” (Montegrappa Edizioni).
Altri suoi racconti sono stati pubblicati nelle riviste o lit-blog: ReaderForBlid, Offline, rivista BLAM! Malgrado le mosche.
Legge e scrive da quando ha imparato a farlo. Ha scoperto la passione per la
parola al liceo, coltivandola poi attraverso gli studi universitari (linguistica, semiotica…).
Copywriter per formazione, ha lavorato in ambito pubblicitario, per poi seguire un diverso percorso professionale, senza però mai abbandonare la scrittura. Nel 2015 ha pubblicato come self “Il viaggio. Volume I”, primo capitolo della saga fantasy Memorie di Nael, ispirata dai racconti
della Terra Piatta di Tanith Lee. Nel luglio 2018 l’opera ha visto la luce in una nuova edizione, dopo un lungo lavoro di editing e con una nuova veste grafica, pubblicata da Antonio Tombolini Editore. Al momento, lavora al secondo volume della saga e ad altri progetti paralleli.
Racconti contemporanei e di genere. Articoli, traduzioni.
Per una decina d’anni ha tenuto corsi di Scrittura creativa a Treviso, dove vive. Da un Laboratorio sull’intervista è tratto il volume Storie di vita migrante, Terra Ferma Edizioni, 2015.
I suoi racconti sono presenti in Il Loggione Letterario, Il Paradiso degli Orchi, Lahar Magazine, Narrandom, Sguardindiretti, Spazinclusi, Verde Rivista, WebSite Horror. Autore presso Spazinclusi, cura la sezione Abbecedari di Spazinclusi dedicata ad autori stranieri tradotti in italiano. Link a tutti i suoi testi.
Michele Frisia, laureato in Fisica teorica e Giurisprudenza, è stato per 14 anni Ispettore in uffici investigativi della Polizia di Stato. Oggi è perito balistico
in ambito forense e PhD Student.
Ha pubblicato con Dino Audino Editore “Delitti e castighi” (2019), un saggio romanzato con la prefazione di Giancarlo De Cataldo, e “Corpi del delitto” (2020). Ha curato per Divergenze Editore il volume Je suis Charlie, racconto con cui Luna Eva Mascolino ha vinto il XX Premio Campiello Giovani.
Vari racconti sono usciti su riviste letterarie e lit-blog (Nazione Indiana, Osservatorio Cattedrale, Carie, Grado zero, Pastrengo, inutile, Verde, Fillide, Risme e altre). È redattore della rivista letteraria Narrandom.
Ha vinto vari premi per racconti, soggetti e sceneggiature, tra cui la call 2022 per racconti del Premio Calvino con “La buzzonaglia”; l’VIII edizione del Premio Zeno, sezione romanzi inediti, con “Avere un piano”; e la XIX edizione del Premio Straparola col racconto “Come un’antilope”.
Scrive racconti e a volte riesce a pubblicarli (Narrandom, Malgrado le mosche, Nazione indiana, Spazinclusi). Nel 2018 è uscita la raccolta Caldo cosmico e altri racconti, per Eretica. Recentemente si è lasciata irretire dalla forma del romanzo breve (Il nome scomparso, Bookabook, 2021), ma ora è tornata sulla retta via. In una vita parallela è un’anatomopatologa e ha fatto la ricercatrice nel campo delle neuroscienze.
Emiliana in Provenza, ha due nazionalità, due gatti, due figli, un marito, una laurea mai usata. Nella vita legge, scrive, traduce, revisiona e corregge, su commissione e per diletto. Suoi racconti compaiono su riviste e siti (DistruttoriDiTerre, Rivista Blam!, Narrandom, Piegàmi, Piccoligrandisognatori, Spazinclusi) e in antologie di autori vari; per sbaglio ha anche un vinto un paio di concorsi. Superata la mezza età ancora non sa cosa farà da grande, ma quasi sicuramente ci saranno dei libri e dei gatti.
Sara Gambolati (membro del collettivo dal 2018 al 2019)
C’era una volta un libro di favole della buonanotte. Poi Piccole donne edizione integrale, Anna Frank per la tesina di terza media, d’amore per non impazzire dietro l’aoristo, di qualsiasi cosa pure di mettere giù i codici all’università. E giù a leggere scrivendo la tesi, vagliando i bandi di concorso e scorrendo le graduatorie. Coi piedi sul cruscotto in viaggio di nozze e con l’ecografo sulla pancia di quarantadue settimane; anche con la bimba sul petto, testina a destra libro a sinistra, poi cambio. Quando strilla al lavoro: il prossimo! e pensa a cosa leggerà in pausa pranzo. C’è sempre un libro a tenerle compagnia. E allora perché non provare a scrivere?
Alcuni suoi racconti sono comparsi su Treracconti, Spaghetti Writers, Altri Animali, Senzaudio, Yawp, Carie, L’inquieto, Tuffi, L’Irrequieto, ReaderForBlind, Crapula Club.