Kiwi

Se ti incontrassi per strada, non ti riconoscerei. Forse sarei incuriosita dal tuo fissarmi col sorriso, che ricambierei, o forse nemmeno tu mi riconosceresti e tireresti dritto con la sensazione di aver già incrociato i miei occhi da qualche parte. Che ne sai del mio odore, del mio aspetto da adulta? Tu hai in mente […]

È lui che voglio

La prima volta era stata nel vecchio fienile. Avevano appena fatto l’amore: Furio se ne stava supino con gli occhi socchiusi, mezzo addormentato. S’era seduta, aveva iniziato a tirare su le calze e riallacciare il vestito senza smettere di fissarlo. «Sposami» aveva detto sicura. L’aveva guardata con un sorriso di scusa. «Rosina, il matrimonio non […]

Genesi

Cosa ho davanti? Non riesco più parlare. Se posso, taccio. Detesto la mia voce e per fortuna, pur essendo un medico, le mie interazioni con gli altri sono minime: nessuno mi richiede lunghi discorsi, non sono necessari. D’altronde per lavoro addormento la gente: accolgo l’angoscia del mio paziente, la faccio accucciare quatta quatta in un […]

L’ascensore

I primi ad accorgersene, quel sabato mattina, furono i coniugi Cutrufo del terzo piano, in procinto di recarsi dai suoceri per il fine settimana. Il signor Cutrufo aveva dimenticato di parcheggiare l’auto sotto casa, invece che nel garage, come la moglie gli aveva chiesto, e ora si stava sorbendo il meritato rimprovero. Era una dimenticanza […]

Lo strano caso del signor Valdo Casucci

L’ufficio era sempre pieno nonostante l’ufficio fosse un garage con la saracinesca sempre abbassata. Prima di diventare la sala d’attesa della clinica del dottor Enzo Tricase, l’ufficio era stato solo un garage dove riposava una Lancia Flavia, poi per più di quarant’anni un panificio in cui venivano sfornate le migliori Nacatole del Paese e infine […]

Minimo due bugie

Appena Maria chiuse la telefonata, Dario capì che la serata era andata. Non avrebbero recuperato né un vecchio film di Kusturica né sarebbero andati finalmente al Picnic Bistrot. «Sta arrivando Chiara» disse seria. «Deve essere successo qualcosa con Filippo». «Dobbiamo nascondere quella» si sbrigò a dire Dario, indicando una vecchia sedia di pelle nera dimenticata […]