Scorpioni e scolopendre

Compagno comandante, dove stiamo andando? Prima del passo Cacciatori c’è il ricovero che fa per noi. Perché così in alto, a che ci serve? È un posto sicuro. Qui i nazisti non ci raggiungeranno. Nemmeno noi raggiungeremo loro. Quali azioni possiamo organizzare da quassù, se ci mettiamo tre ore a scendere? Non è da qui […]

Il pollo

L’orologio in cucina segna le sette del mattino e Tonino si prepara una tazza di latte al cacao. “Sbrigati o farai tardi a scuola!” gli dice sua madre, appena rincasata dopo il turno di notte. Lo abbraccia e sussurra: “Mi prometti che oggi fai il bravo?”. “Magari quest’estate mi trovo un lavoro al mare…” risponde. […]

Sospesi in aria

Mentre firmavo il contratto, il proprietario dell’appartamento mi disse: – Se posso permettermi un consiglio… – Sì? – Se si trova bene, e le saltasse il ticchio di comprare… – L’appartamento? – Sì. Ecco, io venderei. – È un po’ presto per dirlo. – Mi piace giocare d’anticipo. – Ha fretta di svendere e andarsene? […]

La clessidra

Ero arrivato nella Capitale da tre mesi quando incontrai quel vecchio mezzo cieco. Tre mesi di lavoro incessante nel ristorante del signor Karur a tritare cipolle, grattugiare aglio, tagliare pesce. Tre mesi di mani che puzzavano, anche se ormai non riuscivo più a sentire il cattivo odore. Mia madre mi aveva spedito a cercar lavoro […]

L’idraulico e l’attacco dei ribelli

Lucio Cascavilla torna a Spazinclusi per raccontare le sue esperienze africane a Bukavu, nella Repubblica Democratica del Congo. Le sue pubblicazioni: Punk road in Cina (Robin, 2012), racconto dell’avventura decennale di Lucio come rockstar degli Smegma Riot in Cina; L’utopia del rispetto (Lettere Animate Editore, 2016), romanzo di fantascienza; Sogni, segni e sintomi. Racconti dalla […]

Il quartiere che non c’era

Devo arrendermi all’evidenza: il mio primo ricordo d’infanzia è farlocco. Dicono che la memoria adulta si formi intorno ai cinque anni, che di rado la mente conservi frammenti più remoti, legati a episodi segnanti. Eppure mi rivedo piccolissima, seduta di sbieco sul braccio forte e irsuto di mio padre. Saliamo i gradini ancora non ricoperti […]

La geometria della neve

Una linea. La traccia con l’anulare. Le venature storte dell’abete grezzo non lo disturbano. È orizzontale, diritta. Si ferma all’estremità del tavolo. Gli occhi neri e sottili di Paolo Friodaz si stringono; non può proseguire. Sarebbe una retta, se fosse infinita. «Se il punto – continua a spiegare – è privo di dimensioni, la retta non ha che […]