Ridono di me

La signora Storti anche questa notte ha dato di matto. Dormivo e all’improvviso, pum-pum-pum, è iniziata la solfa. Non so cosa usi, forse un martello, ma va avanti per ore a picchiare per terra senza sosta. “Non le farà male il braccio?” penso. La risposta ce l’ho ed è semplice: quando è stanca, la sostituisce […]

Quel sabato mattina

Quel sabato mattina mi svegliai con un leggero mal di testa. Ero solo in casa, Camilla era uscita presto per andare al matrimonio di un’amica. Rimasi lì, disteso per un po’, contemplando l’oscurità della camera minacciata dalle prime luci del sole che filtravano dalla finestra. Uno di questi raggi sembrava puntare proprio sul mio viso […]

L’imperatore capovolto

Parcheggiati sul ciglio di una scarpata segreta con la scusa della notte di San Lorenzo. Un posto speciale, lontano dall’inquinamento luminoso di Roma, oltre il Raccordo, con le fronde aperte degli alberi a fare da cornice alla notte stellata. È bastato questo. Il camper è senza lingua. Tanto non avrebbe parlato comunque. È fedele al […]

La poltrona massaggiante

Ho cambiato parecchi appartamenti a Tokyo, per motivi di studio, lavoro, terremoti, vicinato, padroni di casa. Comunque non ne ho mai comprato uno, ero sempre ospite o in affitto. Certo è che, ogni volta che lasciavo definitivamente una casa, imbiancavo tutti i muri. Anche quando gli accordi non lo prevedevano o anche quando avevo fin […]

Rumori

Iniziò tutto con un lieve sentore casuale. La mattina in cui lo notai per la prima volta fu come una sveglia. Allungai una mano per toccare Sofia e trovai il letto freddo e vuoto. Non me ne preoccupai, mi arrivava lieve un insieme di sbuffi e sibili attutiti, che assimilai a una teiera sul fuoco. […]

La spiaggia

Sbucarono finalmente sul ciglio della scogliera. Il mare scintillava sotto il sole, l’acqua trasparente si tingeva di un azzurro che all’orizzonte diventava il cielo, punteggiato da gabbiani bianchi che volteggiavano lanciando grida lamentose. In basso, cinta da ispide pareti rocciose, una piccola insenatura di sabbia immacolata era chiusa all’estremità più lontana da uno spuntone della […]

Il buio come alleato

Luigi i suoi compagni di scuola proprio non li capiva. Ghettizzato al primo banco osservava, in un susseguirsi di ore, la sezione finale dell’aula con la lavagna nera e il cancellino incipriato di bianco, mentre la maestra, con le calze scure e una gonna fin troppo pesante per un aprile inoltrato, spiegava le frazioni o […]