Muffa

  E non dimenticare l’antimuffa sorride debolmente Bertha. Porta l’indice alla guancia, pretende un bacio. Era ora che mollasse la presa, lo sta lasciando uscire anche se è la Vigilia di Natale, fra poco arriveranno gli ospiti e i bambini corrono come pazzi per casa, rossi e sudati. Mi dia retta, David, camminare le farà […]

Seppuku

Tutti i prefabbricati superstiti – sette, otto – a uno sputo dal fiume, risultano abbandonati al catasto. Erano stati costruiti con lo stampino dalla stessa ditta appaltatrice che aveva commissionato, a disperati usciti dalle Belle Arti, una tinteggiatura in quattro colori diversi. La storia dei colori servì a dare un tocco di originalità alla fabbricazione […]

Un tuffo in piscina #2

La sera prima Jane si era dissociata: era consentito, nel poliamore – un punto fermo. Janine aveva tentato di tirarla dentro ma lei era parsa scostante, persino angosciata da qualcosa. Forse stava pensando di darci un taglio, si era detto Mike, mentre Janine gli stava sopra, entrambi accanto alla terza persona che componeva il rapporto, […]

Un tuffo in piscina #1

Era il terzo giorno che era lì, fermo. Il primo giorno non ci aveva neanche fatto caso, non più di tanto: erano tutti col sangue al cervello per via del Fondo Lagumitas e anche lui s’era fatto in quattro per sistemare quella palla pelosa e aggrovigliata di numeri grossi – come la chiamavano giù alla […]

Oggi interroghiamo

Vedete quel bambino seduto all’ultimo banco, fila centrale, col grembiule imbrattato di pennarelli? Quello ero io, un piccolo Giorgio di otto anni. Era un lunedì di una mattina inverale. Ricordo che in classe avevamo acceso la luce perché il sole era nascosto da grossi nuvoloni neri. Alla prima ora avevamo avuto la maestra Enza quella […]

Rumori

Iniziò tutto con un lieve sentore casuale. La mattina in cui lo notai per la prima volta fu come una sveglia. Allungai una mano per toccare Sofia e trovai il letto freddo e vuoto. Non me ne preoccupai, mi arrivava lieve un insieme di sbuffi e sibili attutiti, che assimilai a una teiera sul fuoco. […]

Ananas

I ricordi ignorano lo scorrere del tempo. Affiorano come ferite sul tessuto del presente, veicolati da improbabili armi. Quella mattina l’ingorgo fece riversare un’orda di clacson e metallo su un pezzo della tangenziale non adatto a contenerlo. Pioveva sulle fredde capotte delle automobili mentre nei caldi abitacoli i guidatori spargevano livore dagli angoli della bocca. […]